mercoledì 28 gennaio 2015

Disturbo Ossessivo-Compulsivo

Lo stile di personalità Ossessivo-Compulsivo ha come caratteristica fondamentale un modo di pensare sé stessi in linea ad un sistema di regole in grado di fornire una propria percezione continuativa di stabilità personale. Il perfezionismo è il tratto principale nelle personalità tendenti al disturbo ossessivo-compulsivo e rappresenta un tentativo di assicurare o ri-stabilire certezza riguardo il significato della propria esperienza personale. Nella sua forma patologica, conduce all'esecuzione di serie di ripetute azioni di controllo (che possono coinvolgere altre persone, cui viene chiesto di rassicurare il soggetto confermando le sue azioni), alla scrupolosità e accuratezza nell'esecuzione di azioni anche insignificanti, a un'attenzione esagerata a dettagli che potrebbero risultare insignificanti a un osservatore esterno. Nel cuore del perfezionismo si trova queste necessità di conformarsi a criteri certi che mantengano o ri-stabilizzino la stabilità personale. Da questo principio deriva il potere dei rituali di ridurre l'ansia, potere che consiste nell'eseguire atti mentali o comportamentali in accordo con una sequenza stabilita. È possibile distinguere tra disturbi strutturali di questa personalità, come la scrupolosità, l'accumulare compulsivo di oggetti (scarpe, vestiti, oggetti per la casa ecc.) o ancora rituali di controllo su oggetti (come verificare la corretta chiusura del gas, della porta di casa, delle finestre ecc.) o sulla propria persona (lavarsi di frequente le mani ecc.) Dopo il perfezionismo, l'altro tratto essenziale che deve essere preso in considerazione quando si analizza la personalità ossessiva è l'indecisione: indecisione e dubbio riguardano il presente, dato che impediscono di prendere azioni e decisioni; ancora, sono anche connessi al al prevedere possibili conseguenze di atti più o meno volontari, predetti sulla base della condizione presente di indecisione – di una condizione, cioè, caratterizzata un'incapacità di distinguere cosa sia rilevante da cosa non lo sia. La meticolosità e la lentezza di un processo decisionale basato su una valutazione dei risultati più catastrofici che potrebbero accadere costituisce un tentativo di limitare il rischio di una conseguenza inaspettata, di cui l'effetto paradossale è l'incremento dell'indecisione del soggetto. Una predizione delle conseguenze negative porta, quindi, il soggetto a ottenere un risultato anticipato di una data scelta, dunque, creandolo proprio letteralmente che andrà ad affliggere il presente bloccando ogni iniziativa da parte del soggetto e soffocare la sua volontà. Di Cristian Chiappetta Psicologo-Psicoterapeuta (Estratto da People Life Magazine di Cosenza e Provincia,Gennaio 2015)

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